“Al via task Force per garantire e supportare la liquidità” Corriere.it del 29 marzo 2020
“Decreto Liquidità – nuove misure per le imprese” dal sito del Mise del 8 Aprile 2020
“…liberate nuove risorse liquide per le imprese” dal sito del MEF 29 settembre 2020
Siamo nel pieno di una crisi che ha e sta ancora riducendo drasticamente i fatturati e molti sono i settori che in questo periodo sono stati travolti dal calo dei consumi.
Contemporaneamente si è aggiunto in maniera inevitabile l’impatto psicologico derivante dalle misure di contenimento della diffusione del Coronavirus.
Le aziende sono in quello che viene definito “debito d’ossigeno”.
L’emergenza sanitaria azzera i fatturati ma non le spese fisse: tasse, mutui e canoni di locazione continuano inesorabilmente a pesare sulle casse delle aziende creando appunto carenza (debito) di liquidità (ossigeno).
Hai mai sentito o letto che “garantire la liquidità è il principio base per garantire la sopravvivenza di un’azienda”?
E hai ben chiaro cosa si intende veramente quando parliamo di liquidità?
Per definizione, la liquidità è la capacità dell’azienda di far fronte agli impegni finanziari assunti a determinate scadenze in relazione ai mezzi liquidi a sua disposizione.
In altre parole: la capacità della TUA azienda di pagare i DEBITI.
Entrando più nello specifico, si possono distinguere due tipologie di indicatori di liquidità:
- Indice di liquidità immediata : ovvero il rapporto tra le attività disponibili (denaro in cassa e in banca, titoli a breve scadenza, crediti in scadenza a breve) e i debiti a breve termine (debiti in scadenza a breve, assegni, spese correnti e sistematiche)
- Indice di liquidità totale: ovvero le attività disponibili + le attività realizzabili (materie prime, merci, scorte, servizi in erogazione che, nel breve periodo, possono essere convertite in denaro) in rapporto ai debiti a breve termine. In questo rapporto, definito il più importante nella valutazione della liquidità aziendale, il risultato ottimale è pari almeno a 2 (due) ovvero quando l’attivo disponibile e realizzabile è almeno il doppio dei debiti a breve termine. In questo caso un’azienda si può definire, appunto, “liquida”.
Probabilmente (o forse no) questo momento economicamente impegnativo ti ha obbligato a confrontarti con il calcolo di questi indici.
Quando è stata volta che hai consultato il tuo consulente fiscale su questi temi?
Che tu lo abbia fatto ieri, o 3 mesi fa, ti do una bella (o cattiva) notizia…
Dovresti tenere costantemente e periodicamente sotto controllo questi due indici dei quali ti ho parlato, indipendentemente da condizioni di emergenza generalizzata.
Questi due indici, infatti, rappresentano il vero polso della condizione economico-finanziaria della tua azienda , di ogni azienda, e soprattutto rappresentano una base di partenza per la programmazione di nuovi investimenti o di scelte più o meno opportune da fare.
Prendi carta e penna, o scrivi sul tuo Calendar questa nota importante, perché questo è il punto: conoscere in maniera chiara e certa la liquidità aziendale a mia disposizione.
Questo ti permetterà di elaborare piani di investimenti concreti, scelte oculate, strategie efficaci per far crescere la tua azienda.
Quali strumenti usi per tenere sotto controllo la tua azienda?
Ancora oggi sono molti gli imprenditori che ci raccontano il proprio modo di gestire l’azienda.
In maniera piuttosto “artigianale” credono di avere sotto controllo la propria liquidità aziendale per esempio annotando qua e la i propri impegni finanziari e ipotizzando incassi “probabilmente realizzabili”.
A questo si aggiunge la convinzione che incontrare il proprio consulente fiscale 2 o 3 volte l’anno possa bastare affinchè IL PROBLEMA sia RISOLTO e l’azienda possa prosperare.
Secondo la mia esperienza, questo comportamento non è funzionale alla prosperità della tua azienda (se sei di questa tipologia di imprenditore, si intende…).
Amico “imprenditore” il tuo consulente fiscale non è Harry Potter , ovvero un mago dotato di bacchetta magica, e non riuscirà sempre e comunque a risolvere ogni problema…
La formazione ed il costante aggiornamento sui metodi e sugli strumenti necessari per un controllo finanziario della tua azienda rappresentano uno strumento fondamentale per la corretta gestione e il controllo della tua azienda e garantiranno, insieme ad altre variabili, il raggiungimento del tuo “obiettivo finale”.
Quali strategie adottare e quali sono le più efficaci?
Di seguito alcune strategie, o meglio ‘azioni tampone’ o di emergenza offerte dai vari decreti dello stato, che potrebbero rivelarsi fondamentali e che il tuo consulente fiscale potrà aiutarti a perfezionare:
- Richiedi immediatamente una moratoria su mutui, prestiti e finanziamenti in essere.
- Attiva la Cassa Integrazione in deroga dei dipendenti per questo particolare momento.
- Richiedi la Sospensione dei pagamenti ad Agenzia delle Entrate ed Agenzia delle Entrate Riscossione
- Richiedi alle società di noleggio e leasing la sospensione dei ratei
- Se finora ti sei tolto qualche “sfizietto” senza pensare troppo al costo, è il caso di rivedere analiticamente i tuoi costi, sia fissi che variabili, sia quelli direttamente correlati all’attività sia quelli più “personali” che, a volte, pur non essendo indispensabili, si affrontano con “leggerezza” in momenti di normalità in cui le attività girano regolarmente.
- Attiva presso il tuo istituto di credito una nuova liquidità per la tua aziende.
Spero che queste informazioni e questi consigli ti siano serviti per iniziare a fare un po’ di chiarezza e un po’ di introspezione sulla gestione delle tue attività, ma soprattutto che possano esserti d’aiuto per affrontare al meglio questo duro momento economico.